Lo sapevate che...
si perde nella notte dei tempi circa due milioni e mezzo di anni fa - anche se le datazioni sono estremamente complesse a causa della scarsità dei reperti - nell’era Paleolitica inferiore in Africa nelle vicinanze del lago Vittoria quando un ominide definito Homo Habilis iniziò a trasformare le pietre inizialmente in utensili e successivamente come una sorta di amuleti dando vita si presume alle prime libertà di pensiero e di espressione artistica e dopo millenni e svariate generazioni vedrà l’apparizione circa 200.000 anni fa nell’era paleolitico medio sempre in Africa dell’attuale Homo Sapiens, dico attuale perché forse non tutti sanno che oggi noi siamo i diretti discendenti dell’Homo Sapiens almeno dal punto di vista anatomico... nella sua evoluzione che lo porterà ad uscire dal continente africano egli lascerà traccia della sua presenza artistica in dipinti rupestri, in statue di pietra e si immagina anche su materiali deperibili come legno, pellame, piume colorate appositamente, ossa e denti di animali eccetera che però purtroppo non sono giunti fino a noi.
Egli arrivò ovunque prima in Asia e successivamente in Europa dove si incontrò e scontrò con l’uomo di Neanderthal ed ebbe la meglio, entrambi questi ominidi erano gli artisti preistorici che dipinsero le grotte con scene di caccia in momenti di quotidianità risalenti più o meno a 45.000 anni fa, a dimostrazione che la specie umana nelle diverse ere e adattamenti all’ambiente che la circondava ha sempre avuto nel suo istinto il desiderio di esprimere la propria creatività e presenza, caratteristica che è bene ricordare la rende unica nel suo genere.
Persino l’uomo di Neanderthal che fino a poco tempo fa era ritenuto incapace di tali elaborazioni di pensiero e di espressioni grafiche è stato riabilitato con il ritrovamento di reperti a lui attribuiti come dipinti, oggetti e pietre forate risalenti addirittura 50.000 60.000 anni fa; è bene ricordare che la datazione è estremamente complessa sia per l’esiguità dei materiali sia per le successive contaminazioni ambientali, ad esempio se in una grotta vengono trovate ossa, utensili, dipinti o tracce di antichi focolari non è detto che essi appartengono alla medesima epoca e tutti assieme possono aver influenzato l’esatta collocazione nel tempo.
Una delle rappresentazioni più interessanti, sebbene non sia una manifestazione di capacità pittorica, è l’impronta della mano creata con un pigmento rosso presumibilmente trattenuto nella bocca e spruzzato mentre la mano era appoggiata al muro lasciando la traccia in negativo (una più che preistorica stampante a getto d’inchiostro!!!) come simbolo di appartenenza umana dei dipinti (una sorta di logo) imitata più volte sia da adulti che da bambini, fatto questo distintivo di una spiccata propensione a creare, comunicare e coinvolgere sempre più persone. Nel prossimo approfondimento ci soffermeremo sui dipinti rupestri più elaborati come la famosa Grotta di Lascaux in Francia....
...Il computer Apple Macintosh, il micro-computer di maggiore successo, venne introdotto nel 1984. Il suo sistema ruotava attorno al principio di finestre, icone, mouse e menù a tendina (WIMP). Fin dall'inizio il software "Mac" era orientato verso i progettisti. Tuttavia, mentre la tecnologia informatica portò verso un cambiamento sostanziale, sarebbe fuorviante supporre che i computer da soli determinarono la natura delle mutazioni nella progettazione dopo il 1980. Infatti, molte delle idee stilistiche caratteristiche erano state sviluppate prima della loro introduzione estensiva in forma elettronica, rendendo chiaro che le più ampie idee della cultura, filosofia, moda e "stile" erano davvero importanti per il graphic design.
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Lorenzo Grafiche Desirè